Riportiamo qui solo alcuni monasteri veneziani, in un millennio le comunità conventuali si sono avvicendate in numero impressionante e praticamente ogni singola isola dell'estuario ebbe origine da una di tali comunità.
Basti pensare che nella sola piccola isola di Murano nel 1700 se ne contavano ben 14 appartenenti a vari ordini religiosi, includendo anche una rinomata abbazia (S.Cipriano).
E' forse utile ricordare che tali monasteri avevano all'epoca una funzione di aggregazione sociale e di "controllo del territorio" estremamente importante, di ricovero per orfani e vedove fungendo contemporaneamente anche da ospedali, scuole, sostegno ai bisognosi e guida spirituale. (ovviamente non mancavano i furbetti...)
San Francesco del Deserto
S.Francesco del Deserto è abitata ancora oggi, come al momento della sua occupazione da alcuni frati francescani.
Si narra che S.Francesco di Assisi tornando dalla Palestina, si fermò in questa isoletta vicina a Torcello che in quel periodo si chiamava "Due Vigne" per poter pregare in solitudine.
Quando il santo ritornò ad Assisi inviò un gruppo di
frati nel luogo dove lui aveva trovato tanta pace.
Alla morte del Santo nel 1228, il proprietario dell'isola fece costruire una chiesa in suo onore ed alcuni anni più tardi donò l'isola ai Francescani minori.
Nel 1420 l'isola fu abbandonata come varie altre a causa della malaria che apparse con l'impaludamento di queste zone, e da quel momento prese il nome di S.Francesco "del Deserto".
I frati ritornarono alcuni anni più tardi e restaurarono la chiesa e il convento, abitandovi fino al 1806. Napoleone Bonaparte infatti in quell'anno soppresse
l'ordine e trasformò gli edifici in polveriere.
Nel 1856 Francesco I d'Austria donò l'isola al Patriarca di Venezia, il quale la concesse ai frati discepoli del Santo d'Assisi. Oggi le costruzioni sono completamente restaurate, mantenute dai frati
che le occupano e che ospitano quei visitatori che desiderino vivere momenti tranquilli in questa oasi di verde silenzio.
Il monastero-isola non è servito da mezzi pubblici.
Sito web: http://www.sanfrancescodeldeserto.it/
San Lazzaro degli Armeni (monastero Mechitarista)
Tra le poche isole minori ancora abitate e tenute in ottimo stato vi è quella di S. Lazzaro degli Armeni. All'inizio
fu destinata ad uso ospedaliero per il ricovero dei lebbrosi; quando la malattia scomparve l'isola venne abbandonata e rimase deserta per circa due secoli, fino a che vi si rifugiarono alcuni sacerdoti armeni che erano sfuggiti ai Turchi (inizio del 1700).
Essi ottennero l'isola in concessione: questo è un esempio della tolleranza religiosa applicata dalla Repubblica di Venezia, ampiamente ripagata nel tempo. L'isola raccoglie opere di inestimabile valore, di famosi artisti come Tiepolo e Ricci. Lord Byron vi soggiornò molte volte ed esiste una ricchissima biblioteca con manoscritti rari. Sembrerà strano, ma il museo dell'isola ospita - tra i vari ed interessanti reperti - anche una mummia egizia. Funziona Inoltre la tipografia istituita nel 1789, che è in grado di stampare in molte lingue orientali. L'isola non venne occupata da Napoleone perché considerata una accademia letteraria; si dice tuttavia che i preti armeni alzarono nell'isola la bandiera del Sultano, di cui l'imperatore era alleato. In ogni caso egli rispettò la comunità religiosa, e questo è quel che conta. [Google maps]
L'isola è raggiungibile da S.Marco (S.Zaccaria) con la linea ACTV n.20
S.Michele in isola
Cimitero di Venezia, divenne tale solo intorno al 1870 con l'unione di due isole vicine: S.Cristoforo e S.Michele. Questa era di proprietà dei Camaldolesi fino alla comparsa di Napoleone e coincideva con la parte
più a sinistra nella foto.
Il monastero fu costruito tra il 1469 ed il 1535 ed ha un bellissimo chiostro gotico che vale la pena di vedere. L'intera isola ha più l'aspetto di un giardino che di un cimitero, ha un ambiente tutt'altro che tetro e - direi - quasi magico.
È meta dei turisti più attenti che visitano anche le tombe di personaggi quali Sergej Djagilev, Igor Stravinskij ed Ezra Pound. [Google maps]
L'isola è raggiungibile da Venezia o Murano con le linee ACTV 4.1 / 4.2