img Post Mortem

È assai poco nota e pure un tantino incredibile la "normale procedura" a seguito della morte di un Doge.  Veniva infatti istruito un processo post mortem durante il quale venivano analizzati tutti gli atti, editti, operazioni finaziarie ed immobiliari del defunto, e tutto con grande accuratezza.  Lo scopo era di verificare l'eventuale indebito arricchimento personale a danno della Serenissima.  Quel che oggi definiremmo "interesse privato in atti d'ufficio", con annessi fenomeni di corruzione e concussione. Di questo processo si parla anche nel documento che stabilisce le modalità del voto per l'elezione del nuovo Doge...

Morto il Doge, i Consiglieri, ed i Capi di Quaranta a' quali appartiene il Governo della Città, vanno ad abitare nel Palazzo Ducale, e chiamasi gran Consiglio, e si eleggono cinque Correttori della Promissione del Doge, e degli Ordini di Palazzo, e similmente tre inquisitori delle operazioni del Doge morto: il che spedito in tre, quattro giorni, e fatti li funerali si chiama gran Consiglio, solamente con quelli che eccedono Anni trenta, e viene letta, e confirmata la Promissione predetta.

Il processo tenutosi alla morte di un Doge della famiglia Loredan durò per ben due anni, ed alla fine venne accertato una indebita riscossione per un importo pari a 2700 ducati.

Si trattava certamente di una bella somma, ma sempre una bazzeccola in confronto alle enormi contribuzioni volontarie versate alla Serenissima da parte tale famiglia.   Era infatti uso comune  per le ricche famiglie patrizie (quasi un dovere civico) il finanziare spedizioni e campagne militari, con la possibilità di venir ripagate in seguito con titoli, terre conquistate, diritti commerciali o altro.  La famiglia Loredan ebbe tra l'altro modo di dare alla Serenissima più di un Doge... e quindi era decisamente solvibile. 

Ebbene, gli eredi del Doge furono condannati a pagare alle casse dello Stato quei benedetti 2700 ducati, in affermazione del principio secondo il quale "le donazioni non cancellano l'illecito", anche quando la persona in questione è il "Serenissimo Principe".

E dove altro questo poteva accadere se non a Venezia ?