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Moléche fritte

Le "Moléche" sono i granchi maschi comuni che in primavera ed autunno, subito dopo aver mutato la loro corazza, vengono tenuti bagnati ma non immersi nell'acqua così da impedire la calcificazione del nuovo esoscheletro.   Il granchio così molliccio può essere cucinato e - credetemi -  è uno dei piatti più gustosi della tradizione culinaria veneziana.  >> Da provare assolutamente <<

Ricetta quasi inesistente:  moléche freschissime (magari vive), un po' di farina, molto olio per la frittura e polenta molle. Da consumare appena scolate dall'olio ... salvo il pericolo di ustioni.  Vista la scarsa produzione, la reperibilità di questo tipo di crostaceo è difficile, ed il prezzo è normalmente assai elevato.

Risotto di "Go"

Forse uno dei piatti più antichi, tipico delle comunità di pescatori, quali quelle dell'isola di Burano.  Il "Go" (nome dialettale per il ghiozzo comune) è un pesce di laguna di scarso valore a causa della sua lisca ricchissima di spine.  È il tipico bocconcino per il gatto che portano a casa i pochi pescatori che ancora si vedono per le rive di Venezia.  Ebbene, questo modesto pesciolino è il vero ingrediente segreto per la preparazione di un eccellente risotto di pesce.  Da solo o come "rinforzo" assieme ad altri pesci più ricercati (ed insipidi), deve essere spolpato con cura ... ma ne vale la pena !  Anche il brodo ottenuto dalla sua cottura viene normalmente utilizzato come base per la preparazione di altri piatti di pesce.

Risotto al nero di seppia

Risotto di pesce basato sul brodo di "Go", con aggiunta dell'inchiostro nero ottenuto dalle seppie.  Non solo si presenta di colore nero intenso, ma presenta anche un gusto tutto speciale dovuto proprio all'inchiostro.

Garúsoli (Lumache di mare)

Crostaceo assai gustoso che viene consumato bollito.  Viene normalmente servito freddo, già estratto dal guscio ed insaporito con erbe.  Ritengo tuttavia che "la morte sua" consista nel consumarlo ancora caldo ed in numerosa compagnia, battendo ripetutamente il pugno contenente il guscio sul tavolo per farne uscire il contenuto.  Ne risulta una pittoresca ed allegra bolgia che dà quel tocco di tradizione in più...  In questo modo vedrete che "l'uno tira l'altro" nutrendo anche lo spirito!