img Le elezioni dogali

Da sempre Venezia ha adottato una forma di governo democratica, per quanto strana tale democrazia possa essere stata: il Doge era il detentore del potere assoluto ma era anche eletto dai cittadini. La sua figura tuttavia cambiò col passare del tempo, perdendo potere personale a favore di organi collegiali quali il Senato o il gran Consiglio.   Vi erano sostanzialmente due teorie sul potere, l'una (laica) asseriva che il potere temporale veniva dal popolo, il clero invece sosteneva che tutto il potere viene dall'Onnipotente.
I regnanti di tutta Europa - chi più, chi meno - aderivano all'una o all'altra teoria, dipendentemente dalla situazione politica del loro paese.   Ebbene, nella migliore tradizione veneziana la formula del giuramento dogale asseriva che l'elezione avveniva per carità divina mediante la mano dei cittadini... 
Viva la diplomazia !

Schema della votazione per l'elezione dogale.Sicuramente in Venezia vi fu sempre una grande attenzione nel bilanciare i poteri istituzionali con adeguati controlli, e protezioni di vario genere vennero sempre adottate per evitare prevalenze dell'una o dell'altra fazione. La stessa struttura istituzionale cambiava nel tempo con una rapidità tale da impedire il consolidamento di lobbies.

Questo fu forse il segreto della longevità del governo della Serenissima... Sentite - a scanso di intrighi, coalizioni e lobbies - come veniva eletto il Doge:

 

 


Il testo integrale dela "legge elettorale".

Morto il Doge, i Consiglieri, ed i Capi di Quaranta a' quali appartiene il Governo della Città, vanno ad abitare nel Palazzo Ducale, e chiamasi gran Consiglio, e si eleggono cinque Correttori della Promissione del Doge, e degli Ordini di Palazzo, e similmente tre inquisitori delle operazioni del Doge morto: il che spedito in tre, quattro giorni, e fatti li funerali si chiama gran Consiglio, solamente con quelli che eccedono Anni trenta, e viene letta, e confirmata la Promissione predetta. Si mettono poi in un Capello numerato il Consiglio, tante Balle, quanti Gentiluomini sono nel Consiglio, delle quali ne sono trenta d'Oro e tutte l'altre d'Argento. E vanno un consigliero il più giovane, ed un capo di Quaranta in Chiesa di S.Marco, e trovano un fanciullo, dimandato il Ballottino, e quello conducono nel Consiglio, e vengono chiamati a Capello tutti i Nobili del Consiglio.  Il fanciullo, per ciascuno mette la mano dentro il Capello, e se piglia Balla d'Oro, quello per cui l'ha tolta, riman eletto: frattanto uscendo del Consiglio alla Pubblicazione di ciascheduno eletto il Padre, i Figliuoli, i Fratelli, i Zii di lui, e tutti della sua Famiglia; ma se la Balla è d'Argento si parte.  Onde quelli, a i quali toccano le dette Balle d'Oro, tratti però di diverse Famiglie, e uno per Famiglia, che non vi sia Parentella alcuna, ne congiunzione di sangue tale, che ( come si dice ) si scacciano di Capello, sono detti i primi trenta, e tutto il resto del Consiglio si parte.  Poi mettendoci nel Capello Balle trenta delle quali nove sono d'Oro, l'altre d'Argento; e per ognuno il fanciullo ne piglia una.  Quelli a' quali toccano le nove d'Oro rimangono elettori, e gli altri sono licenziati.  Questi nove rinchiusi, eleggono 40 con dette Balle delle nove, a questo modo, che gettate le Tessere di primo, secondo, ecc. ai 4 primi tocca la elezione di 5 ciascuno, ed agli altri cinque tocca solamente di 4 che tutto fanno il numero di 40 i quali eletti, chiamasi di nuovo gran Consiglio, e sono pubblicati i predetti 40 e gli altri si partono, e mettonsi 40 Balle nel Capello delle quali 12 sono d'Oro, ed a cui toccano, restano elettori, gli altri partono.  Questi 12 eleggono 25 con nove Balle in questa forma, che al primo tocca la elezione di tre, ed agli altri, di  due per ciascuno, che fanno il numero di 25.  Fatta quasta elezione chiamasi gran Consiglio, e si pubblicano li 25 e gli altri partono.  Poi mettonsi 25 Balle nel Capello delle quali nove son d'Oro; quelli a chi toccano, restano elettori, gli altri sono licenziati. E detti nove eleggono 45 con 7 Balle, in tal maniera, che toccano 5 per ciascuno, che fanno il numero di 45 è chiamato gran Consiglio, si pubblicano li 45 eletti, gli altri sono licenziati.  Si mettono poi 45 Balle nel Capello, delle quali 11 sono d'Oro, ed a cui toccano dette 11 restano elettori, e gli altri si partono.  Questi undeci sono quelli, che eleggono il Quarantuno connove Balle a questo modo, che gettate le Tessere come di sopra, a' primi otto tocca l'elezione di quattro per ciascuno, ed agli ultimi tre, tocca di tre solamente per ciascuno, che tutti fanno il giusto numero di Quarantuno.   Fatta questa elezione è chiamato gran Consiglio, anco con quelli, che non arrivano a trenta Anni, e sono confirmati da quello.  Ora creati li Quarantuno, udita la Messa dello Spirito Santo, e dato loro il giuramento, si serrano, e con Balle di Scarlato segnate di Croce Gialla, eleggono il Doge con Balle 35.